| | | OFFLINE | Post: 12 | Città: MILANO | Età: 38 | Sesso: Maschile | |
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Quanto può influenzare un dialogo Mi sono sempre chiesta quanto la prima impressione influenzi un dialogo, o meglio esiste una correlazione tra prima impressione e giudizio? E se esiste, quanto tempo abbiamo noi in una comunicazione per far in modo di risultare attraenti, simpatici, ecc. |
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| | | OFFLINE | | Post: 11 | Città: MILANO | Età: 55 | Sesso: Maschile | |
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Ogni comportamento comunica qualcosa, anche in breve tempo, dando luogo ad una prima valutazione, la cosiddetta “prima impressione” che è ciò che a prima vista ci colpisce.
È provato che i primi 15/20 secondi di un incontro condizionano le sensazioni e il giudizio che ognuno di noi si fa dell’altro, ma la cosa più interessante è che tale giudizio tenderà a persistere, poiché il nostro IO non è disposto a contraddirsi volentieri e procederà quindi alla continua ricerca di conferme su quella prima impressione.
Procedendo su questa strada, il nostro IO darà vita al cosiddetto pregiudizio.
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| | | OFFLINE | Post: 43 | Città: RIETI | Età: 54 | Sesso: Maschile | |
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E' vero, è proprio nei primi secondi di un colloquio che ci formiamo un'idea della persona che abbiamo davanti.
Ed è vero che perpetuando questa prima opinione si formerà il pregiudizio.
Il pregiudizio è pericoloso perché falsa la realtà, le nostre credenze, e molte volte influenza in modo sbagliato la vita e le future esperienze delle persone. Esso è tra l’altro alla base del tanto temuto “Effetto Pigmalione”, molto studiato nell’ambiente scolastico, anche perché ritenuto pericoloso per il futuro dei scolari. |
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| | | OFFLINE | Post: 14 | Età: 31 | Sesso: Maschile | |
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mi spieghi meglio cosa è questo l'effetto pigmalione?
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| | | OFFLINE | | Post: 11 | Città: MILANO | Età: 55 | Sesso: Maschile | |
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Il fenomeno si può spiegare cosi:
alcuni ricercatori hanno dimostrato che, quando un alunno considerato tra i “bravi” fornisce una prestazione inadeguata, gli insegnanti tendono comunque a riscontrare nella sua prestazione elementi apprezzabili; al contrario l’eventuale esito eccellente di allievi percepiti come “modesti” tende ad essere ridimensionato e attribuito al caso più che alle sue effettive capacità. Questo atteggiamento, nei ragazzi (se riferito all’ambiente scolastico) tende a confermare gli atteggiamenti positivi o negativi che hanno di loro stessi, in quanto incidono sulla motivazione ad apprendere e sull’autostima. Ogni piccolo sforzo dell’alunno teso a migliorare, è visto dall’insegnante come una casualità; quindi il ragazzo, scoraggiato e demotivato, tende a non studiare e ad essere etichettato dal docente come il “meno bravo della classe”.
È un fenomeno chiamato “avverarsi della profezia” o “Profezia autoavverantesi" o anche detto "effetto pigmalione".
Ciao, |
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| | | OFFLINE | Post: 43 | Città: RIETI | Età: 54 | Sesso: Maschile | |
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Quando conosciamo qualcuno, ci facciamo un’idea su che tipo sia; in genere questa prima impressione si mostra molto tenace alle disconferme; quando veniamo a conoscenza di particolari che mettano in discussione l’effetto del primo impatto, tendiamo a giudicarli irrilevanti (Pacori, 2000).
L’abito non fa il monaco, però influenza la prima impressione. Quindi, se teniamo a che un incontro abbia un seguito, il primo incontro con una ragazza, un colloquio di lavoro, ecc. occorre prestare particolare attenzione ad ogni dettaglio, ricordando che, come dicono nel mondo anglosassone:
"YOU NEVER GET A SECOND CHANGE TO MAKE A GOOD FIRST IMPRESSION"
(Non hai mai una seconda occasione per dare una buona prima impressione)
Come Pigmalione, ci costruiamo l’immagine che vogliamo, come a noi pare più consona, per non dire al nostro IO che abbiamo sbagliato.
Se si riesce a capire la maggioranza dei clienti non si sarà fatto altro che il nostro dovere, ma se con qualcuno abbiamo sbagliato trattativa rendendoci antipatici, ci vorrà un bel mucchio di tempo, pazienza e motivazione per fargli cambiare idea, ammesso che ci riusciamo. Vale qui più che mai la frase: “Un cliente soddisfatto parla bene di noi ad altri due, uno insoddisfatto parla male di noi ad altri dieci”.
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| | | OFFLINE | | Post: 11 | Città: MILANO | Età: 55 | Sesso: Maschile | |
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Le impressioni che riceviamo dall’esterno sono recepite tutte in rapida sequenza; se accendiamo una sigaretta al buio e disegniamo un cerchio, vedremo il movimento circolare, questo perché il cervello si sforza di cercare quello che è riconoscibile, di completare quello che non è completo, in pratica cerca di semplificare le cose. Di conseguenza anche quando vediamo una persona pur registrandone la costituzione fisica, la gestualità, l’atteggiamento ecc. percepiamo il tutto come fenomeno simultaneo, vista la rapidità con cui si svolge. Se la persona dovesse anche parlare ingloberemmo il ritmo, il suono, il volume ecc. del verbale nell’immagine della persona stessa. |
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| | | OFFLINE | Post: 14 | Età: 31 | Sesso: Maschile | |
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grazie, molto esaustivi, ho trovato anche io del materiale vario ma dice esattamente quello che mi avete risposto in queste righe, ne più, ne meno. Ciao. |
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| | | OFFLINE | Post: 12 | Città: MILANO | Età: 38 | Sesso: Maschile | |
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grazie veramente :)))))) siete fantastici |
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| | | OFFLINE | Post: 18 | Città: MILANO | Età: 33 | Sesso: Maschile | |
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mi avete chiarito un dubbio, grazie. |
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